martedì 18 marzo 2008

Lettera aperta alla mia città












foto da: http://it.wikipedia.org/wiki/Vicenza



"Ciao Vicenza,

sei la mia città natale e vorrei tanto che non fossi così bistrattata.

Un po’ città del Palladio, un po’ città a misura d’uomo, un po’ città culturale, quartiergenerale militar-americano, capitale del sesso a pagamento, parrocchia d’Italia, centro commerciale.

La tua provincia comprende dolci colline rese un poco calve negli anni da ignomignosi Prg e acque - fiumi e un piccolo lago - ormai tristemente velenose.
Eppure sei bella, soprattutto vestita dei colori del malinconico autunno.

Io ti sogno cittadina universitaria, polmone verde, aperta, impegnata.

Ma ti vedo sculacciata, punita, seviziata.
Suvvia, diciamocelo, i tuoi abitanti ti vogliono un po’ così, tutto e niente, piccola moderna metropoli delle botteghe e delle vetrine, di origini volgari, di quando "se fasea filò".
Orgoglio, pregiudizi, paradossi.

Un abbraccio,

Enrico"

1 commento:

Anonimo ha detto...

ciao omonimo benvenuto tra i blogghisti...enricob