venerdì 28 marzo 2008

Ambiente/3

Italia fanalino di coda nelle teconologie per le rinnovabili

Toscana e Emilia Romagna: interessanti iniziative a favore dell'ambiente


martedì 25 marzo 2008

Un modello per Vicenza? Friburgo !



foto presa da http://de.wikipedia.org/wiki/Freiburg_im_Breisgau


Friburgo in Brisgovia

“La principale attività economica qui è l’Università – spiega Daseking [Wulf Daseking è Head Planner di Friburgo n.d.r.] – quindi persone che hanno cervello: quando dicono qualcosa, sono serie. Per prima cosa la città doveva essere ricostruita [a partire dalle ceneri della cittadina medievale rasa al suolo durante la seconda guerra mondiale n.d.r.] in base a nuove idee, ed è stato fatto”. Si sono allargate le vecchie vie per contenere i tram, le cui line sono diventate “spina dorsale della città” tenendo le auto fuori dal centro medievale. “Poi negli anni ’70 c’è stato il governo di Stoccarda, che voleva costruire un impianto nucleare a 40 km da qui.
La gente col cervello ha risposto, “No, non si farà”: e quando dicono di no, significa no”.
Cancellata dai programmi l’energia nucleare, Friburgo si è ritrovata con un problema: quantità limitate di elettricità, e una popolazione in crescita. L’unica soluzione, si è detto, era di redigere insieme agli abitanti un piano di risparmio energetico per conservare le risorse esistenti. Alla metà degli anni ‘80, quand’è arrivato Daseking, il medesimo spirito di partecipazione si è applicato al progetto di Rieselfeld. Per prima cosa, un prolungamento della linea tranviaria, da realizzarsi prima dell’arrivo degli abitanti, così che non fossero obbligati a comprarsi una macchina. Poi l’idea di piccoli lotti con elevate densità di popolazione (il modello della proprietà condivisa) così che le abitazioni fossero accessibili. Dato che si trattava di famiglie, “era indispensabile un giardino pubblico ogni quattro o cinque complessi residenziali” spiega Daseking: da qui l’abbondanza di spazi da gioco.
Ancora più illuminato, il modo di affrontare le proporzioni. “Dal piano più alto di qualunque costruzione, i genitori dovevano essere in grado di chiamare i bambini in giardino, e di farsi rispondere. Era importante mantenere il contatto col terreno”. Cos ache conteneva l’altezza degli edifici. Per ridurre i furti, venivano realizzati piccoli garage (per quelli che volevano l’auto) ogni due complessi, anziché più grandi ogni cinque”. Da ogni angolatura si poteva vedere cosa succedeva nel garage. I reati dovevano calare. "

“Ci siamo sempre confrontati con Munster come città più ecologica” spiega Claudia Duppe, collaboratrice universitaria e abitante nel quartiere Rieselfeld di Friburgo, “che si trait della lunghezza delle piste ciclabili, di quanti vanno in bici a lavorare, o dei pannelli solari sui tetti”.

tratto da: http://eddyburg.it/article/articleview/10936/0/195/

venerdì 21 marzo 2008

Ambiente/2

Italia ha il triste primato di consumo di acqua in bottiglietta

L'energia sostenibile si impara a scuola!


giovedì 20 marzo 2008

Ambiente/1

Internazionalizzazione dello smog e riscaldamento globale

Vicenza come Dobbiaco? magari !

mercoledì 19 marzo 2008

Ambiente

C'è una parte de "IlVicenza" che in dei semplici riquadri di giorno in giorno dà risalto a notizie molto interessanti sul tema Ambiente

martedì 18 marzo 2008

Primo passo?





Vicenza inserita tra i Comuni Virtuosi sarebbe già un primo bel obiettivo...

Bando dei Comuni a 5 stelle:

Al premio, giunto quest’anno alla sua seconda edizione, possono concorrere tutti gli enti locali che abbiano avviato politiche (azioni, iniziative, progetti caratterizzati da concretezza ed una verificabile diminuzione dell’impronta ecologica) di sensibilizzazione e di sostegno alle “buone pratiche locali” con particolare riferimento alle seguenti categorie:
gestione del territorio (Opzione cementificazione zero, recupero aree dismesse, progettazione partecipata, bioedilizia, ecc.); impronta ecologica della “macchina comunale” (efficienza energetica, acquisti verdi, mense biologiche, ecc.); rifiuti (raccolta differenziata porta a porta spinta, progetti per la riduzione dei rifiuti e riuso); mobilità sostenibile (car-sharing, car-pooling, traporto pubblico integrato, piedibus, biocombustibili, ecc.); nuovi stili di vita (progetti per stimolare nella cittadinanza scelte quotidiane sobrie e sostenibili, quali: filiera corta, disimballo dei territori, diffusione commercio equo e solidale, autoproduzione, finanza etica, ecc.).

da: comunivirtuosi.org

Scelta vegetariana


foto da: goveg.com


Fondamentalmente per me essere vegetariano è una scelta di vita, una scelta maturata in seguito a letture e considerazioni personali, ad analisi della vita quotidiana, del mondo in cui viviamo e del modo in cui viviamo.
Ma andiamo con ordine..

Cosa significa "vegetariano" e chi sono questi personaggi che non gradiscono l'idea (tradizionalisti veneti non svenite) di mangiarsi un "bel panino coa sopressa" ?

direi inzio il percorso con una definizione da Wikipedia: "Il vegetarismo (detto anche vegetarianismo o vegetarianesimo) è una forma di alimentazione che si astiene dal consumo di alcuni o di tutti gli alimenti di origine animale, che deriva principalmente da considerazioni etiche o, in misura minore, da considerazioni ambientali, salutistiche o religiose."

quindi possiamo dire molto grossolanamente che i vegetariani sono persone di diverse etnie che "si fanno problemi" di vario genere a uccidere e mangiare Animali.

Se ci pensate una definizione di questo tipo include molte più persone di quante si pensa, infatti capita spesso di incappare in chi inorridisce all'idea di uccidere un vitello, una gallina o qualsiasi altro animale, ma poi al banco frigo del supermercato o dal macellaio cerca carne "che sia fresca mi raccomando!" Questo cosa dimostra? che molte persone assumono degli atteggiamenti alimentari non ponderati, ovvero mangiano "perchè si deve", "perchè è millenni che l'uomo mangia carne", "perchè da bambino mi hanno insegnato che l'uomo è in cima alla catena alimentare", "perchè è giusto così", "perchè è una legge di natura che l'uomo sia da sempre onnivoro", "perchè è scritto pure nella bibbia che: "Ogni specie di bestie selvagge e di uccelli e di cose striscianti e di creature marine dev'essere domata ed è stata domata dal genere umano. Giacomo 3:7 "

Ancora una volta, anche in ambito di alimentazione nel senso più ampio del termine (alimentazione del corpo, dello spirito e dell'anima) come negli altri aspetti della vita quotidiana, entrano in gioco due Parole a mio avviso importanti e collegate tra loro: Responsabilità e Consapevolezza.

Responsabilità, un esempio: voglio mangiare una bistecca? qualcuno da qualche parte nel mondo uccide per soddisfare questa mia "voglia", quindi in parte mi rendo responsabile e accetto quanto verrà fatto per soddisfarmi (vi offro uno spunto di riflessione: si tratta di una vera necessità e bisogno primario, come penso la maggior parte di voi starà controbattendo dentro di sè leggendo quanto ho scritto, e quindi giustifica una violenza, o invece è un lusso, un surplus a cui si può rinunciare?)

Consapevolezza, un esempio: è bene conoscere i sistemi a cui è spinta la moderna e tecnologica macchina dell'allevamento intensivo, dei danni ecologici (intermini di risorse consumate e inquinamento prodotto) e economici che produce

Lettera aperta alla mia città












foto da: http://it.wikipedia.org/wiki/Vicenza



"Ciao Vicenza,

sei la mia città natale e vorrei tanto che non fossi così bistrattata.

Un po’ città del Palladio, un po’ città a misura d’uomo, un po’ città culturale, quartiergenerale militar-americano, capitale del sesso a pagamento, parrocchia d’Italia, centro commerciale.

La tua provincia comprende dolci colline rese un poco calve negli anni da ignomignosi Prg e acque - fiumi e un piccolo lago - ormai tristemente velenose.
Eppure sei bella, soprattutto vestita dei colori del malinconico autunno.

Io ti sogno cittadina universitaria, polmone verde, aperta, impegnata.

Ma ti vedo sculacciata, punita, seviziata.
Suvvia, diciamocelo, i tuoi abitanti ti vogliono un po’ così, tutto e niente, piccola moderna metropoli delle botteghe e delle vetrine, di origini volgari, di quando "se fasea filò".
Orgoglio, pregiudizi, paradossi.

Un abbraccio,

Enrico"